Nel quinto anno di raccolta a sostegno de “i Bambini delle fate” e “Pizzaut, nutriamo l’inclusione” i risultati sono stati ancora una volta straordinari, € 296.132.

Questo rappresenta la conferma dell’importanza del progetto che favorisce l’amicizia con i ragazzi con autismo e disabilità grazie alle Banche del Tempo Sociale di Lodi (Fondazione Stefano e Angela Danelli Onlus) e di Roma (Cooperativa Be&Able) e l’inclusione lavorativa grazie a Pizzaut, il ristorante che dà la possibilità a ragazzi con autismo e disabilità di ricevere formazione e lavoro, per sfornare “le pizze più buone della galassia conosciuta”.

Da marzo potrete trovare nei negozi Toys Center e Bimbostore una nuova iniziativa: #PizzAvventura, un contenuto editoriale che racconta la storia di Pizzaut e le ricette della pizza più buona della galassia conosciuta, insieme al gioco da tavolo PizzaMemory.

Parte del ricavato verrà devoluto per sostenere i progetti di inclusione di Pizzaut

Nel terzo anno di collaborazione con i Bambini delle Fate sono stati raccolti nei punti vendita Toys Center e Bimbostore 109.000€. Un risultato straordinario in un anno diverso, che ci permette di continuare a sostenere la Banca del Tempo Sociale a Lodi con il supporto della Fondazione Stefano e Angela Danelli Onlus e a Roma , con l’Associazione Il Filo dalla Torre Onlus. 30 studenti del Liceo Statale Maffeo Vegio di Lodi e i 30 studenti dell’Istituto De Amicis di Roma dedicano due ore di tempo la settimana a 20 ragazzi con autismo: un’opportunità per tanti ragazzi speciali di avere nuovi amici con cui condividere il tempo libero. Nonostante il difficile periodo attraversato nei mesi scorsi, caratterizzato da instabilità e incertezza, gli studenti non si sono mai persi d’animo e hanno trovato metodi alternativi per stare vicino ai ragazzi. Le attività si sono diversificate sfruttando le nuove tecnologie (videochiamate, messaggi whatsapp, telefonate) grazie alle quali i ragazzi hanno potuto vedersi e sentirsi mantenendo attivi i loro contatti e la loro relazione. Alcuni studenti volontari raccontano la loro esperienza: “Sviluppare questa attività in quarantena non è stato sicuramente facile ma sapevo che i ragazzi avevano bisogno di noi e non li avrei mai lasciati soli in questa brutta situazione. Ci siamo abituati a comunicare attraverso i dispositivi e ne abbiamo tratto vantaggi. Abbiamo così avuto modo di condividere foto e vecchi ricordi, di presentare i nostri animali e in contemporanea di disegnare. Ora, tutti insieme abbiamo sviluppato una “to do list” con tante cose divertenti da fare per re-inventare il nostro tempo. E’ stata un’avventura nuova, chi se lo aspettava! Una prova di maturità e creatività, che ci ha permesso di continuare con il nostro appuntamento. Sicuramente ha fatto bene a tutti, ci siamo messi alla prova ed è venuta fuori anche la forza del nostro gruppo: si vede che teniamo l’uno all’altro e che non ci fermiamo davanti a niente!” “All’inizio del percorso ci diedero un foglio in cui ricordo che c’era scritta una frase: Perché la diversità fa sempre paura quando non la si conosce? Ed è un po’ il riassunto di tutto ciò che io ho scritto e vissuto nel progetto. Sono grata a tutti coloro che hanno reso possibile la Banca del Tempo Sociale che è stata la mia opportunità per donare e crescere, perché in fondo l’autismo è proprio questo!” “La prima cosa che ho notato al primo incontro è la speranza negli occhi dei genitori e dei ragazzi. La speranza che soltanto noi possiamo dare. Osservavo i padri e le madri che ci credono realmente a ciò, perché l’inclusione di queste persone nella società non è positiva ‘solo’ per loro, ma anche per noi. Eh già, una speranza che personalmente non avrei saputo né gestire e né esaudire… ho scoperto il coraggio d’aver paura. Avvicinarmi a questo mondo che per alcuni punti di vista è magico ed è qualcosa di veramente speciale: penserete che siano le solite parole comuni, ma fidatevi non è così. Non è così perché veramente ti donano un punto di vista del tutto nuovo perché mi è sembrato che attraverso i loro occhi si possa vedere un mondo bellissimo: vedere a volte un mondo diverso è positivo. Voglio lasciare con un messaggio sincero: se volete conoscere di più voi stessi, se volete un’esperienza diversa dal solito, se volete qualcosa di innovativo, se volete scoprire un mondo nuovo, se volete un’esperienza Vera (si con la V maiuscola!) allora partecipate a questo progetto e mi darete ragione.” Il valore del progetto è testimoniato da tutte queste parole, che confermano che il bisogno di amicizia è ancora più grande in questo periodo, in cui è necessario rimanere distanti e senza abbracci. GRAZIE a tutti voi che avete partecipato per raggiungere un obiettivo straordinario!

Grazie alle vostre donazioni di 153.987€ a ‘i Bambini delle Fate’ è stata aperta la Banca del Tempo Sociale a Lodi con il supporto della Fondazione Stefano e Angela Danelli Onluse a Roma, con l’Associazione Il Filo dalla Torre Onlus.

30 studenti del Liceo Statale Maffeo Vegio di Lodi e i 30 studenti dell’Istituto De Amicis di Roma dedicheranno due ore di tempo la settimana, per stare insieme a 20 ragazzi con autismo: un’opportunità per tanti ragazzi speciali di avere nuovi amici con cui condividere il tempo libero.

L’emozione di vedere l’entusiasmo degli studenti con cui hanno partecipato ha riempito il cuore, come potete vedere in questo video.

Grazie a tutti per la straordinaria raccolta di 153.987€ a sostegno de i Bambini delle Fate. Un risultato di solidarietà straordinario, realizzato con il contributo di tutti i nostri clienti che ringraziamo di cuore.

A COSA SONO DESTINATI I NOSTRI AIUTI: L’importo raccolto sarà utilizzato per la Banca del Tempo Sociale e il progetto Sporcatevi le mani,iniziative create da I Bambini delle Fate, a beneficio di bambini e ragazzi con autismo e altre disabilità. Nello specifico, verranno aperte 2 banche del tempo sociale, per le quali saranno selezionati dei ragazzi delle scuole locali per trascorrere 2 ore di tempo a settimana insieme ai ragazzi con autismo, che troppo spesso non hanno amici coetanei con i quali condividere momenti di gioco. Questo consentirà loro di creare nuovi legami, all’interno di un progetto organizzato.